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Gianluca Montebuglio live con “è tutto bellissimo”

DATA EVENTO:8 dic 17

Gianluca Montebuglio / “è tutto bellissimo” live at Club 33 Giri

Venerdì 8 dicembre 2017, ore 21.30
Via R. Perla, 20 (Central Park)
81055 Santa Maria Capua Vetere (Ce)

Ingresso con primo tesseramento 2017/2018 + live: 6 euro
Contributo live per chi è già tesserato: 3 euro

Biografia

Dopo un po’ di anni trascorsi diversamente, a fare più advertising che musica, Gianluca Montebuglio si presenta alla sua prima vera prova da solista. Il disco “è tutto bellissimo”, che racchiude in canzoni il romanzo omonimo a episodi, scritto per – e portato in giro con – Ivano Russo a teatro, è di imminente uscita.

Prodotto e co-arrangiato da Lorenzo de Gennaro, “è tutto bellissimo” inizia dai concerti: acustico o elettrico, quello proposto da Gianluca è un racconto musicale che attraversa numerosi personaggi, tutti dentro lo stesso scenario: una città dopo un terremoto.

Pagina Ufficiale Facebook Gianluca Montebuglio

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Sul nostro palco: Bruno Bavota

Venerdì 24 febbraio 2017, a partire dalle ore 21.30, salirà sul nostro palco uno dei compositori più apprezzati nel panorama del modern classic.

Bruno Bavota è un pianista e compositore napoletano – i suoi intimi e caldi brani al pianoforte esprimono un romanticismo lirico, un suono familiare.

L’amore per la musica è arrivato “solo” all’età di vent’anni. La musica ha salvato la sua vita, coprendolo con un enorme e caldo abbraccio, dal quale vengono fuori costantemente le emozioni più profonde del suo animo. Qualche anno dopo scoprirà il pianoforte, le cui corde sostituiscono quelle del suo cuore, condividendo la sua canzone d’amore al mondo.

Il 22 dicembre del 2010 ha pubblicato il suo primo album, autoprodotto, “Il Pozzo d’Amor”. Il 10 marzo del 2013 ha pubblicato il suo secondo album “La casa sulla Luna” per l’etichetta italiana Lizard. L’uscita del disco è messa in risalto con un concerto il 2 aprile dello stesso anno presso la storica Royal Albert Hall di Londra – davvero un’indimenticabile e meravigliosa esperienza.

Contemporaneamente alle sue performance al festival Iceland Airwaves nel novembre del 2013, inizia le registrazioni del suo terzo album “The secret of the Sea”, pubblicato il 21 aprile 2014 per l’etichetta irlandese Psychonavigation. Dopo l’uscita del suo quarto album “Mediterraneo” ha suonato in molte parti del mondo (Italia, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Regno Unito, Svizzera, Islanda, Lettonia e Giappone) con concerti sold out in Russia ed Ucraina.

E’ uscito il 30 settembre dello scorso anno l’ultimo disco di Bruno Bavota, pubblicato dall’etichetta americana Sono Luminus, (distr. Ducale). Bruno Bavota spazia tra i territori modern classic, quelli resi celebri dai mondi “alternativi” di Erased Tapes Records che qui incontrano “il pop pianistico” da artisti come Glass, Nyman, Sakamoto, Einaiudi.“Out Of The Blue” arriva dopo il successo di “Mediterraneo”, è il disco della maturità per un artista delicato, che vede il pianoforte come guida ma in continuo dialogo con chitarra, archi ed elettronica.

L’album vede la collaborazione del violoncellista Michael Nicolas (ICE and Brooklyn Rider) e del violinista J. Freivogel del Jasper String Quartet. A partire dal mese di ottobre 2016, Bruno Bavota sarà in tour in tutto il mondo e molto presto arriverà anche negli USA (2017).

Il suo brano “If only my heart were wide like the sea” (tratto dal suo album del 2014) è stato scelto da Paolo Sorrentino come colonna sonora per una splendida scena di un episodio della serie più importante e discussa del momento, “The Young Pope”. Anche la Apple ha scelto un brano del compositore partenopeo per accompagnare una delle sue ultime campagne pubblicitarie.

Bruno Bavota live at Club 33 Giri

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Sul nostro palco: Malmö

Sabato 28 gennaio 2017, a partire dalle ore 21.30, salirà sul nostro palco una delle band rivelazione del panorama campano: Malmö. Il gruppo proporrà in anteprima i brani contenuti nel disco d’esordio in uscita nei prossimi mesi.

I Malmö nascono nell’autunno del 2014, partendo dalla stesura di alcune idee musicali di Daniele Ruotolo (voce e chitarra). A fine 2014 registrano alla Casetta studio quello che sarà il loro primo demo.

Nasce così “Palloni aerostatici”: un demo di 5 brani accompagnati da una serie di illustrazioni di Vincenzo Del Vecchio (batteria e glockenspiel), che delineano immaginario e atmosfere evocati dalla band. Marco Normando al basso e Vincenzo De Lucia alle chitarre e piano completano la formazione.
Il demo riscuote un discreto interesse sia di pubblico che da diversi addetti ai lavori, ricevendo anche alcune recensioni dall’estero.

Nella primavera del 2015 cominciano una serie di concerti, con partecipazioni a diversi festival, condividendo il palco con vari artisti, tra i quali Fast animals and slow kids e Lo stato sociale.
A Luglio aprono il concerto dei Be Forest e ad ottobre sono tra i finalisti nazionali del MEI. Insieme al 2016 arriva l’incontro con Massimo De Vita (Blindur) produttore e musicista campano con il quale nel maggio dello stesso anno cominciano le pre produzioni del loro primo disco, con la collaborazione di Paolo Alberta per i missaggi e Biggi Birgisson (storico fonico dei Sigur Ros) che cura il mastering.
Per la realizzazione del disco organizzano un concerto crowdfounding che sfocerà in un clamoroso sold out allo Smav. Sullo stesso palco la sera dell’11 Marzo, si sono esibiti Coma Berenices, P.O.P.P.O., Blindur. Nell’estate del 2016 terminano le registrazioni del disco e si esibiscono sul palco del Meeting del Mare. L’uscita del disco è attesa per i primi mesi del 2017.

Evento facebook Malmö at Club 33 Giri

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Sul nostro palco: Guido Maria Grillo

Venerdì 13 gennaio 2017, a partire dalle ore 21.30, salirà sul nostro palco il cantautore Guido Maria Grillo, una delle voci più belle del panorama musicale italiano.

Primo anno di liceo e un compagno di banco che propone di creare una band. E’ iniziata così la storia musicale di Guido Maria Grillo. Fino ai 24 anni quella band è stata casa, famiglia, palestra, svago, sfogo, Natale e Ferragosto. Poi ha iniziato a camminare da solo, per urgenza e indipendenza. È in solitudine che scrive, pensa, elabora, metabolizza, lascia fluire.

A 26 anni ha poggiato le dita sui tasti di un piano e un po’ alla volta sono nate canzoni diverse rispetto a ciò che c’era stato prima, espressione più intima, respiro più regolare, colori più tenui, forme più sinuose ed omogenee. Hanno preso la forma di un disco che si chiama Guido Maria Grillo (AM/AbuzzSupreme), alla fine del 2009, inaspettate e irruenti, in una camera da letto in subbuglio, chinate su un pianoforte scordato, vecchio di cent’anni, durante un inverno umido, dietro vetri appannati, nel tentativo ingenuo e ambizioso di conservare una memoria e renderla immortale. Hanno scritto molto bene di quell’esordio. Poi un altro disco, Non è quasi mai quello che appare (AM/AbuzzSupreme), nato negli stessi luoghi, con gli stessi umori ma con qualche certezza in più. Meno sinuoso, meno languido, meno intimo, più nervoso e inafferabile. Era il marzo 2011.

Da lì una serie di collaborazioni, molti concerti, tanti chilometri, la proposta di scegliere una canzone di Luigi Tenco da inserire in una compilation voluta dal Club Tenco e da presentare all’Ariston di Sanremo, al Premio Tenco. Poi il piacere e l’onore di suonare su qualche palco importante, come unico opening act per artisti come Rufus Wainwright (unica data italiana del 2015), Avion Travel, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti (Musica Nuda), Marlene Kuntz, e di collaborare con Paolo Benvegnù, Cristiano Godano e gianCarlo Onorato nel progetto EX-live (2013-2016), in un lunghissimo tour.

Il Festival di Sanremo ha rappresentato una vera e propria sfida, a tratti un’ostinazione: per 4 edizioni consecutive ha avuto accesso alla fase pre-finale. Non che Sanremo fosse il suo palcoscenico ideale, ovviamente, ma ha rappresentato nell’immaginario l’opportunità di una necessaria visibilità.
A quelle esperienze sono legati i successivi contratti discografici e l’uscita del singolo “Così sia” (SturtUp / Warner Music, 2015).

Poi, nel marzo 2016, ha imboccato la strada di Torino ed incontrato la vivacità e la passione di The Goodness Factory. Lì si è materializzato un nuovo orizzonte che ha assunto la forma di #TorinoChiama, trama di incontri, amicizie e collaborazioni con alcuni degli artisti della scena torinese (tra cui Bianco, Daniele Celona, Cecilia, Carlot-ta, Marco Notari ed altri). Ne è nato un Ep, sintesi dei primi due dischi, registrato in presa diretta, nel teatro del Cap10100, completamente in analogico.

Nel 2008 ha debuttato “ME-DEA della sua grazia”, spettacolo interamente scritto da Guido Maria Grillo. Nel 2015 “La Maledizione dei puri – Se Pasolini e De Andre”, scritto con Francesca Falchi e prodotto da Origamundi Teatro di Cagliari.

Per maggiori info visita l’evento Facebook Guido Maria Grillo /”Torino Chiama Tour” at Club 33 Giri

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