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La Musica può fare partner del _resetfestival di Torino

La Musica può fare, il festival di musica e arte organizzato dall’associazione culturale no profit Club 33 Giri, entra a far parte della rete di festival partner del _resetfestival di Torino. La partnership intende consolidare il legame con una delle realtà più importanti per la musica emergente in Italia, nell’ottica di condividere progetti, esperienze e artisti, attraverso lo scambio di idee e prospettive.

Il _resetfestival, giunto alla sua settima edizione, si terrà a Torino dal 10 al 13 settembre 2015  ed è organizzato dalla Associazione Verve. L’evento è riuscito ad imporsi come uno dei momenti più importanti dedicati alla musica emergente in Italia, rimanendo sempre fedele alla formula del free festival.  Il _resetfestival con la sua unione di concerti, incontri e workshop formativi, rappresenta un’occasione preziosa per tutti coloro che abbiano l’ambizione di fare della propria musica una professione o che vogliano semplicemente approfondire le proprie conoscenze sul mercato musicale italiano, godendo parallelamente di un’offerta live di alto livello.

La partnership tra i due eventi porterà la band sammaritata The Fabbrica 2.0 dal palco de La Musica può fare a quello del _resetfestival. La band avrà, infatti, modo di esibirsi  sabato 12 settembre 2015, insieme a tantissimi altri artisti provenienti da tutta Italia. Domenica 13 settembre 2015, invece, Roberta Cacciapuoti, direttore artistico ed ufficio stampa del Club 33 Giri, interverrà al tavolo tecnico su ‘Cultura e Territorio: modelli di rete e prospettive’.

 

Scopri il programma sul sito ufficiale di _resetfestival

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‘La Musica può fare’ 4: España Circo Este

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  • 19 giugno 2015

Poco più di due anni di attività e già oltre 300 concerti alle spalle, lungo tutta l’Italia e la Spagna; gli España Circo Este rappresentano una vera e propria carovana musical-circense dal sound unico e originale, fra il sacro e profano, fra lo stoner ed il balkan, con influenze reggae e Tango-Punk.

La loro forza è il live: pazzo, colorato e tiratissimo. Gli España Circo Este hanno calcato i palchi più ambiti d’Italia (Rivolta, Estragon, Carroponte, Deposito Giordani, Palearizza, Apartaménto Hoffman, Sherwood Festival, S9…), suonato insieme a tanto del meglio del panorama italiano.

Gli España Circo Este hanno all’attivo due E.P., CIRCO ESTE CIUDAD e BUCATESTA, entrambi andati più volte in ristampa senza alcuna distribuzione e promozione a supporto.
Il loro Bucatesta Tour, da gennaio 2014 ad ottobre 2014, li ha visti protagonisti in ben 114 concerti; un viaggio lungo tutta l’Italia per oltre 80.000 km con in mezzo anche un tour in Spagna.

LA REVOLUCIÓN DEL’ AMOR è il loro primo full lenght uscito il 16 Gennaio 2015. L’album, presentato in anteprima su Rockon.it  è edito dall’etichetta Treid e distribuito nei negozi e nei digital stores da Goodfellas. Il 23 gennaio 2015, in contemporanea con l’inizio del tour, viene presentato alle radio nazionali il primo singolo estratto dall’album, la title track, “La Revolucion del’Amor”.

Il 23 febbraio 2016 è stato presentato il videoclip di “Quelli del Bau Bau”, in anteprima su “La Repubblica” e dal primo marzo disponibile anche sul canale ufficiale youtube della band, è il secondo singolo estratto da “LA REVOLUCIÓN DEL’ AMOR”.

L’album riscuote ottimi riscontri sia da parte della critica che da parte del pubblico: sono diversi i sold out collezionati durante le prime delle quaranta date del loro tour invernale che li vedrà protagonisti – da fine marzo a metà aprile – anche in Europa, con concerti in Austria, Danimarca, Germania, e Repubblica Ceca.

“Definirli e’ impresa ardua: nel loro sound coloratissimo, vibrante, ritmicamente esaltato, si intravedono sfumature balcaniche… l’eterno levare del reggae, una facilita’ nello scovare l’intuizione melodica giusta tipicamente italiana… non stupisce che questi ragazzi nei live siano UNA FORZA DELLA NATURA. (Rockerilla)”

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‘La Musica può fare’ 4: Giovanni Truppi

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  • 17 giugno 2015

Giovanni Truppi è nato a Napoli nel 1981. Più di cento concerti in meno di due anni, un crescendo esponenziale dovuto soprattutto al passaparola tra pubblico e addetti ai lavori ed al magnetismo dei suoi live, ora un disco nuovo omonimo. Cantante, chitarrista e pianista come pochi, negli anni la musica di Truppi è stata accostata dai critici agli artisti più disparati (da Jeff Buckley a Giorgio Gaber, da Paolo Conte a Lou Reed) probabilmente per cercare di prendere le misure ad un talento compositivo e performativo completamente inedito nel panorama italiano, che non è riconducibile a nessuna ‘scuola’ pur mostrando di averne digerite molte e che fa della trasversalità e della felice convivenza di opposti uno dei propri tratti distintivi. Il suo primo disco è “C’è un me dentro di me” del 2010.

Nel 2013 esce “Il mondo è come te lo metti in testa”. Rock, avanguardia, e canzone d’autore; poesia e ironia, potenza espressiva e leggerezza, complessità e ingenuità sono i poli attraverso i quali si muovono le sue canzoni

“Giovanni Truppi” arriva nel 2015, ed è un disco che parla di amore e di sesso, di politica e di Dio, delle donne e degli uomini. È un disco psichedelico perché è un viaggio dentro, intorno e fuori la coscienza di un uomo e dell’Uomo ed è un disco di musica complessa che arriva dritta al cuore e al cervello. Prodotto da Marco Buccelli e registrato da Ivan Antonio Rossi presso lo Studio Nero di Roma è una raccolta di dieci canzoni dai molteplici livelli di lettura.

Trasformismi resi omogenei da un’attitudine giocosa. Una voglia post-moderna, post-indie, post-tutto, di giocare senza preconcetti con la canzone d’autore d’ogni epoca, in un ventaglio personalissimo di declinazioni. (Gianluca Veltri da Mucchio Selvaggio)

Giovanni Truppi – Giovanni Truppi (2015) [Streaming da Spotify]

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‘La Musica può fare’ 4 – Come raggiungere Villa Cristina

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  • 14 giugno 2015

La quarta edizione del Festival “La Musica può fare” si terrà come da tradizione presso Villa Cristina, a Santa Maria Capua Vetere (CE). Essa, è situata su Via Gaetano Cappabianca, delle indicazioni nelle strade limitrofe consentiranno agli spettatori di raggiungere la location senza difficoltà.

Come raggiungere Villa Cristina, dal casello autostradale di Santa Maria Capua Vetere:

Dal casello autostradale di Caserta Nord:

Parcheggi:

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‘La Musica può fare’ 4 – LE MOSTRE

Si rinnova la tradizione in Villa Cristina di un’area completamente dedicate alle mostre. Ecco i titoli e gli artisti che potrete ammirare domenica 21 giugno 2015.

Anime e Volti, disegni di Lorenzo D’Ancicco: La sua passione per il ritratto nasce in piena adolescenza. Osservava le foto in primo piano dei personaggi sui giornali, sfogliava gli album di famiglia, ammirava le mani piene di rughe di suo nonno e le foto sui libri di storia. Lo affascinava il fatto che dietro quegli sguardi istantanei, quelle espressioni, i sorrisi e le lacrime, si nascondesse la vita di una persona, immaginandone la storia, percependone la sua anima. La matita e il foglio furono una conseguenza istintiva a tutto questo e non ha fatto altro che assecondarla, lasciandola tale, istinto e passione.

 

Wall of music, fotografie di Diego Dentale: Diego nasce a Torino e presto si trasferisce alle falde del Vesuvio. Fin dall’adolescenza la fotografia diventa la passione principale attorno alla quale ruota la sua vita. Oggi questa passione coincide con un habitat lavorativo che si è costruito con molteplici esperienze, tecniche ed espressive, che arricchiscono i suoi lavori. La dedizione per l’arte della fotografia lo ha portato negli anni ad intraprendere attività di fotogiornalismo da freelance e fotografo di concerti. Grazie al progetto ‘Music Coast to Coast’, creato insieme un amico, ha avuto l’opportunità di effettuare un reportage dei maggiori festival della musica del sud Italia. “Wall of music” è la raccolta delle foto musicali più belle scattate in questi anni.

 

Il reportage: prospettive napoletane, fotografie dal primo corso di fotografia da Nicola D’Orta al Club 33 giri. Il corso ha dato vita ad un progetto finale di reportage. Durante una lezione in esterna ogni allievo ha realizzato un proprio progetto di reportage composto di tre fotografie ispirato a Napoli, alle sue strade e ai personaggi che la affollano. I cinque progetti realizzati sono: ‘Ogni giorno’ di Erika Vatiero, ‘Contrasti’ di Elisabetta Vatiero, ‘Appesi a un filo’ di Roberto Rivezzi, ‘Arte e cultura di Napoli: sacro e profano’ di Ilaria Gaglivo e ‘Di passaggio’ di Margherita D’Alessio.

 

‘Stew’, fotografie di Otilio Chiodero. Per la seconda volta Otilio espone al festival. In occasione della quarta edizione il giovane fotografo sammaritano presenterà degli scatti ispirati al videoclip del brano ‘Always’ dei Blink 182. Uno ‘spezzatino’ visivo tutto da gustare.

 

‘Da qui, messere, si domina la valle’, fotografie di Lello D’Anna. Per la prima volta abbiamo il piacere di ospitare un fotografo salernitano.  Lello ha scelto questo titolo perché verranno esposte foto di paesaggio e soprattutto perché è una citazione del Banco del Mutuo Soccorso. Un titolo che si lega bene alla natura del festival.

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Conferenza Stampa La Musica può fare – IV edizione

L’associazione culturale Club 33 Giri è  lieta di invitarvi a

CONFERENZA STAMPA

Festival ‘La Musica può fare’ –  IV edizione

a sostegno de ‘La Bottega del Clown’

Venerdì 12 giugno 2015, ore 11

Seconda Università degli Studi di Napoli

Facoltà di Scienze MM. FF. NN. – Via A. Vivaldi – 81100 Caserta

AULA D – Aulario 1 

Saluti:

Dott. Paolo Pedone – Preside Facoltà di Scienze MM. FF. NN.

Dott. Carlo Troianiello – Assessore alla Cultura Comune di Santa Maria Capua Vetere (Ce)

 

Interverranno:

Francesco Rauccio – Presidente Ass. culturale Club 33 Giri

Roberta Cacciapuoti – Uff. Stampa Ass.  culturale Club 33 Giri

Chiara Barbato –  Rappresentante ‘La Bottega del Clown’

Ilaria Delle Paoli – Teatro Civico 14

Annalisa Ferraro – Founder ‘Salviamo l’Arte’

Mariagrazia Tedesco – Rappresentante AISA sez. di Caserta

Salvatore Lampitelli – Leader  della band Sabba e Gli Incensurabili

Coordina:

Rossella Vetrano – Resp. Comunicazione Club 33 Giri e collaboratore Gold Web Tv

Momento musicale a cura di Joseph Foll

A conclusione

Rinfresco offerto dal Club 33 Giri

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‘La Musica può fare’ 4: Accrediti Stampa

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Festival ‘La Musica può fare’ 4 a sostegno de ‘La Bottega del Clown’

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L’ Associazione Culturale Club 33 Giri in occasione della quarta del festival ‘La Musica può fare’ dà la possibilità ai giornalisti, fotografi, web tv e televisioni di richiedere l’accredito alla manifestazione.

La richiesta va inviata al seguente indirizzo: ufficiostampa@club33giri.it

I dati necessari per la richiessta sono i seguenti:

  • Nome e Cognome;
  • Testata giornalistica;
  • Indirizzo email;
  • Numero di telefono.

N.B: Le richieste possono essere in un massimo di due accrediti per testata (giornalista + fotografo, giornalista + cameraman).

L’ufficio stampa dell’evento, dopo aver effettuato le dovute verifiche,  si riserva la possibilità di non accettare l’accredito.

Data limite per la richiesta: 19 giugno 2015.

Gli accrediti potranno essere ritirati dalle ore 17 presso l’ingresso di Villa Cristina in Via G. Cappabianca, Santa Maria Capua Vetere (Ce). Sarà possibile intervistare gli ospiti dell’evento a partire dalle ore 17  fino alle ore 20.

Scarica il Press Kit 2015

 

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‘La Musica può fare’ 4: Sabba & Gli Incensurabili

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  • 12 maggio 2015

Sabba, Salvatore Lampitelli, incontra gli Incensurabili (Luca Costanzo, Alessandro Grossi, Alessandro Mormile e Alfonso Donadio) nel luglio 2010. Li unisce un obiettivo comune: l’utilizzo della musica come mezzo di denuncia. Si parla di situazioni che vengono oscurate per fare spazio a cose ben più importanti per l’italiano medio: il Grande Fratello, la partita della nazionale, l’intreccio amoroso tra il V.I.P. di turno e la spogliarellista anonima che diventa celebrità tutto d’un tratto.

I testi di Salvatore “Sabba” Lampitelli, già voce e chitarra di Franco Del Prete & Sud Express, si sposano col sound che mettono insieme quattro musicisti con background molto diversi: un mix fresco e frizzante che la band riesce a trasmettere con l’energia e la rabbia di chi non vuole abbassare la testa di fronte ai silenzi e alla rassegnazione che stanno conducendo il Paese inesorabilmente alla deriva. Nell’ Estate 2011 registrano un primo Ep dal titolo “Sì, Ma Quanta Gente Porti?”, un monito alla situazione dei live della scena musicale indipendente in Italia. Il Lavoro ottiene grande interesse da pubblico e critica e viene susseguito da un tour ricco di date che tocca le principali città italiane.

I mesi a cavallo fra il 2011 ed il 2012 sono tempi di crisi per l’economia capitalistica globale e di rinnovamento nelle alte sfere direzionali delle politiche europee. In questo stesso periodo Sabba e Gli Incensurabili decidono di attendere il bivio “crollo o rinascita” del sistema civiltà negli studi di registrazione dove nasce il loro primo disco. Argomento principe è l’irriverenza nel raccontare le anime, i disagi e le ombre che si nascondono fra la gente comune; così nasce “Nessuno Si Senta Offeso” (BulbArtWorks/Audioglobe). Dieci racconti che rappresentano estratti di vita di altrettanti personaggi del quotidiano: panettieri e impresari, donne gioiose, emigranti ed innamorati persi, sempre visti attraverso un occhio lungimirante e con uno spirito umoristico che spesso sa di provocazione.Dopo “Nessuno Si Senta Offeso” (BulbArtWorks/Audioglobe), uscito nel 2012, arriva a gennaio 2015 “Sogno e son Fesso”, che racchiude in sole dieci canzoni il diritto alla speranza di una generazione rinnegata dalle sue stesse radici che, dopo vent’ anni di silenzio, si ritrova a sostenere il peso di una storia a cui non sente di appartenere.

“Sogno e Son Fesso” può essere riassunto nella frase “via dall’idea che non meritiamo di più” che troviamo nella canzone Per Resistere: perché l’album si propone di dare, di trasmettere a chi ascolta un motivo per andare avanti, oltre le proprie battaglie quotidiane. A modo loro, Sabba e Gli Incensurabili hanno scelto di resistere con la Musica. Nel disco, tra le altre, un bellissimo duetto con Giovanni Block sulle note della canzone Un giorno perfetto.

Sabba & Gli Incensurabili – Nessuno si senta offeso (2015)  [Streaming da Spotify]

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‘La Musica può fare’ 4 – Artisti #LAltroPalco

Anche quest’anno, come nelle passata edizione, Villa Cristina ospiterà ben due palchi, sui quali si susseguiranno numerosi artisti che regaleranno al pubblico numerosi live da non perdere.

#laltropalco – Un secondo palco sito in uno dei quattro quadranti di Villa Cristina vuole offrire la possibilità, ad artisti emergenti, di esibirsi davanti ad un pubblico folto e attento. Quest’anno a calcare il piccolo palco quattro progetti molto diversi tra loro, ma tutti ugualmente interessanti: Flux Refrain, Kafka Sulla Spiaggia, Coma Berenices, Joseph Foll e la PiccolaOrkestraPerPrestazioniOccasionali

Flux Refrain nascono da un’idea adolescenziale, nel 2011. All’inizio la band non aveva neanche un nome, Pietro, Fabiano, Giuseppe e Vinz erano semplicemente quattro ragazzi appassionati di musica con la voglia di scrivere brani inediti. Dopo circa un anno con il nome Flux Refrain e con una formazione ormai stabile iniziano a esibirsi dal vivo, suonando solo ed esclusivamente inediti. Hanno l’opportunità di aprire i concerti di vari gruppi già noti nel panorama underground italiano e non. Dopo qualche mese di fermo, trovato un nuovo equilibrio nasce l’esigenza di registrare i brani finora prodotti: vede così la luce “Ciò che non ci serve”, primo EP autoprodotto della band. In copertina un quadro di Gustave Courbet,”La vague” del 1869, per cinque canzoni tutte in italiano, le cui influenze spaziano da Verdena a Fast Animals and slow kids, passando dai Ministri e tutto il meglio dell’alternative rock italiano.

Kafka Sulla Spiaggia nascono concettualmente verso la fine del 2011 quando Luca Maria Stefanelli (Voce, Chiatarra, Piano), in cerca di un gruppo per arrangiare alcune idee messe da parte in quel periodo, propone il progetto ad Andrea Canonico (Basso) sostituito poi da Marco Affinito (Majuna Gioia) , Giorgio Magliocco, meglio noto nell’ambiente musicale come Gioia Di Vivere (Chitarra) e Nico Del Vecchio ( NIKKIO il Batterista Russo). Proprio durante un’esibizione della band, i quattro vengono notati dal tecnico audio e batterista Carlo Di Gennaro che propone loro di registrare, presso il suo studio (“Kammermuzak”), un pezzo dal titolo “Adieu” che diverrà il primo brano realizzato in studio del gruppo nonché il primo singolo estratto dall EP “Il marinaio spiegò le vele al vento, ma il vento non capì” presentato il 29 Novembre 2013. I Kafka Sulla Spiaggia con il tour di presentazione dell’EP intraprendono il classico iter dei gruppi emergenti, cominciando a suonare per in giro per l’Italia. Il gruppo è a lavoro per il suo primo Album con uscita prevista per Ottobre 2015.

Coma Berenices è una piccola costellazione visibile nelle notti primaverili o estive quando il cielo non è inquinato. Secondo un’antica leggenda greca, si trova lassù da quando la regina Berenice fece voto solenne di consacrare ad Afrodite la sua bellissima chioma come pegno d’amore.  Nella costellazione, spicca una coppia di stelle doppie dai colori contrastanti, molto vicine e ben riconoscibili.  Da qui, la scelta del nome di questo duo composto da Antonella Bianco e Daniela Capalbo che, dopo varie e diverse esperienze musicali, hanno deciso d’intraprendere un pezzo di strada insieme. Coma Berenice è un progetto strumentale in cui melodie intime e ipnotiche si aprono a cascate di arpeggi e cadenze percussive, accelerazioni e dilatazioni, mischiando sonorità acustiche ed elettriche.

Joseph Foll e la PiccolaOrkestraPerPrestazioniOccasionali: Joseph Foll, al secolo Giuseppe Follera, è anima e centro della “PiccolaOrkestraPerPrestazioniOccasionali”. Joseph, reduce di guerra, abile con 4 corde (6 sono troppe davvero) uomo di lunghe vedute musicali e non, ci regala il suo mondo facendoci ascoltare i suoi brani. L’orchestra ha possibilità di esibizione in varie formazioni, adattabili ai casi musicali più disparati. È un progetto cantautorale da appartamento, è tutto ciò che non gli serve eppure gli sopravvive, è canzone per come gli viene non per come dicono dovrebbe essere.

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‘La Musica può fare’ 4: LA LINE – UP

‘La Musica può fare’ è giunto alla quarta edizione. Il festival di musica e arte, ideato e organizzato dall’associazione culturale Club 33 Giri, si svolgerà domenica 21 giugno 2015 in Villa Cristina a Santa Maria Capua Vetere (Ce).  Sul main stage dell’evento saliranno: la band Sabba e Gli Incesurabili, il cantautore Giovanni Truppi e la band  España Circo Este. Parte del ricavato de ‘La Musica può fare’ 4 sarà devoluto all’associazione di volontariato ‘La Bottega del Clown’. Le mostre e gli artisti che si esibiranno su #LAltroPalco verranno svelati nelle prossime comunicazioni.

Conosciamo più da vicino la line up:

Sabba e gli Incensurabili: Sabba, Salvatore Lampitelli, incontra gli Incensurabili (Luca Costanzo, Alessandro Grossi, Alessandro Mormile e Alfonso Donadio) nel luglio 2010. Li unisce un obiettivo comune: l’utilizzo della musica come mezzo di denuncia. Si parla di situazioni che vengono oscurate per fare spazio a cose ben più importanti per l’italiano medio: il Grande Fratello, la partita della nazionale, l’intreccio amoroso tra il V.I.P. di turno e la spogliarellista anonima che diventa celebrità tutto d’un tratto. Dopo “Nessuno Si Senta Offeso” (BulbArtWorks/Audioglobe), uscito nel 2012, arriva a gennaio 2015 “Sogno e son Fesso”, che racchiude in sole dieci canzoni il diritto alla speranza di una generazione rinnegata dalle sue stesse radici che, dopo vent’anni di silenzio, si ritrova a sostenere il peso di una storia a cui non sente di appartenere. “Sogno e Son Fesso” può essere riassunto nella frase “via dall’idea che non meritiamo di più” che troviamo nella canzone Per Resistere: perché l’album si propone di dare, di trasmettere a chi ascolta un motivo per andare avanti, oltre le proprie battaglie quotidiane. A modo loro, Sabba e Gli Incensurabili hanno scelto di resistere con la Musica. Nel disco, tra le altre, un bellissimo duetto con Giovanni Block sulle note della canzone Un giorno perfetto. (Foto in alto)

Giovanni Truppi

Giovanni Truppi: è nato a Napoli nel 1981. Ha pubblicato tre dischi: “C’è un me dentro di me” (CinicoDisincanto/Cni 2010), “Il mondo è come te lo metti in testa” (I Miracoli-JabaJabaMusic/Audioglobe 2013) e “Giovanni Truppi”(Woodworm/Audioglobe 2015). Più di cento concerti in meno di due anni, un crescendo esponenziale dovuto soprattutto al passaparola tra pubblico e addetti ai lavori ed al magnetismo dei suoi live, ora un disco nuovo. Cantante, chitarrista e pianista come pochi, negli anni la musica di Truppi è stata accostata dai critici agli artisti più disparati (da Jeff Buckley a Giorgio Gaber, da Paolo Conte a Lou Reed) probabilmente per cercare di prendere le misure ad un talento compositivo e performativo completamente inedito nel panorama italiano, che non è riconducibile a nessuna ‘scuola’ pur mostrando di averne digerite molte e che fa della trasversalità e della felice convivenza di opposti uno dei propri tratti distintivi. Rock, avanguardia, e canzone d’autore; poesia e ironia, potenza espressiva e leggerezza, complessità e ingenuità sono i poli attraverso i quali si muovono le sue canzoni, in cui c’è una collaborazione con Antonio Moresco (tra i più importanti ed accreditati scrittori italiani contemporanei) in Lettera a Papa Francesco I – potentissimo inno rock di una portata d’altri tempi che sottolinea quanto abbia rilevanza oltre la musica, la componente letteraria: da ogni canzone emergono vividi personaggi e situazioni che si concretizzano e si insediano nell’immaginazione dell’ascoltatore. “Giovanni Truppi” è un disco che parla di amore e di sesso, di politica e di Dio, delle donne e degli uomini. È un disco psichedelico perché è un viaggio dentro, intorno e fuori la coscienza di un uomo e dell’Uomo ed è un disco di musica complessa che arriva dritta al cuore e al cervello. Prodotto da Marco Buccelli e registrato da Ivan Antonio Rossi presso lo Studio Nero di Roma è una raccolta di dieci canzoni dai molteplici livelli di lettura.

 

España Circo Este

España Circo Este: Poco più di due anni di attività e già oltre 300 concerti alle spalle, lungo tutta l’Italia e la Spagna; gli España Circo Este rappresentano una vera e propria carovana musical-circense dal sound unico e originale, fra il sacro e profano, fra lo stoner ed il balkan, con influenze reggae e Tango-Punk. La loro forza è il live: pazzo, colorato e tiratissimo. Gli España Circo Este hanno calcato i palchi più ambiti d’Italia (Rivolta, Estragon, Carroponte, Deposito Giordani, Palearizza, Apartaménto Hoffman, Sherwood Festival, etc), suonato insieme a tanto del meglio del panorama italiano  (Modena City Ramblers, Punkreas, Nobraino…) e partecipato alla colonna sonora di una delle più apprezzate web serie italiane del 2013, “Days”, diretta e prodotta da Flavio Parenti (Woody Allen, Pupi Avati, ect…).
Gli España Circo Este hanno all’attivo due E.P., “CIRCO ESTE CIUDAD” e “BUCATESTA”, entrambi andati più volte in ristampa senza alcuna distribuzione e promozione a supporto. Il loro Bucatesta Tour, da gennaio 2014 ad ottobre 2014, li ha visti protagonisti in ben 114 concerti; un viaggio lungo tutta l’Italia per oltre 80.000 km con in mezzo anche un tour in Spagna.  “LA REVOLUCIÓN DEL’ AMOR” è il loro primo full lenght uscito il 16 Gennaio 2015. L’album, presentato in anteprima su Rockon.it è edito dall’etichetta Treid (ex RedLed Records – label già attiva negli anni 2000, Super Elastic Bubble Plastic, A.D., Wah Companion, Hate Boss, alcune delle sue produzioni) e distribuito nei negozi e nei digital stores da Goodfellas. L’album riscuote ottimi riscontri sia da parte della critica che da parte del pubblico: sono diversi i sold out collezionati durante le prime delle quaranta date del loro tour invernale che li vedrà protagonisti – da fine marzo a metà aprile – anche in Europa, con concerti in Austria, Danimarca, Germania, e Repubblica Ceca. Il 23 febbraio 2016 è stato presentato il videoclip di “Quelli del Bau Bau”, in anteprima su “La Repubblica”. “LA REVOLUCIÒN DEL’ AMOR” é la storia di un giorno, forse non troppo lontano, in cui viene raccontata la Rivoluzione di un uomo che, per amore di una donna, mette in gioco la sua vita e cambia lo status quo della modernità.  Questo personaggio si trova a lottare contro chi è al potere; un potere conquistato con promesse e fanfare di ogni sorta tenendo ben nascosto il rovescio della medaglia ovvero conformismo, qualunquismo, arrivismo, collusioni, negazione di diritti, dignità e libertà. Il potere raccontato in questo disco è un potere che non fa sconti e cerca in tutti i modi di sedare e silenziare le voci discordi.

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