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Tutto quello che avreste voluto sapere su Woody Allen ma non avete mai osato chiedere

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C’è una sottile linea che divide il comico dal tragico, la farsa dal dramma, e ci sono pochissimi artisti in grado di muoversi con disinvoltura da una parte all’altra senza sembrare contraddittori o incoerenti; tra questi spicca senza dubbio il celebre e cerebrale regista\attore\sceneggiatore\drammaturgo\scrittore\cabarettista e clarinettista per hobby Woody Allen. Il mese di Aprile del cineforum “LeadFollow” del Club 33 giri infatti, sarà incentrato su uno dei più grandi cineasti della, Allen per l’appunto. Prolifico come pochi (la media è di un film all’anno) il regista newyorkese riesce con le proprie opere a spaziare ben oltre i limiti dello stereotipo culturale dell’intellettuale nevrotico, claustrofobico e ipocondriaco che sembra ormai essere diventato, Allen non è un luogo comune, è un genio del comico, un virtuoso della commedia, un ispirato autore drammatico, un innovatore di forme e un audace creatore, che con la sua elegante capacità di avvolgere nella leggerezza la propria innegabile profondità, riesce con dimestichezza a nascondersi e nella stessa misura a esporsi al pubblico più di quanto non abbia fatto nessuno prima. Un approccio clownesco ai problemi della vita che non sempre è riuscito a salvare i suoi personaggi dai dilemmi morali che li affliggono e che affliggono il regista stesso: l’idea fissa della morte, l’ossessione di Dio o dell’assenza di Dio, il problema del perché siamo al mondo e poi il sesso, la filosofia e la psicoanalisi, questi sono gli elementi portanti di ogni suo film, che sia comico o drammatico, che sia una commedia o un falso documentario, ed è questo che rende Allen uno dei più grandi geni del novecento; la sua innata propensione alla riflessione intorno alla condizione umana tralasciando i luoghi comuni e il buonismo, riuscendo a grattare sulla superficie dell’odierna società, trovando validi motivi per convincerci della nostra vera natura, una natura codarda, vigliacca e opportunista, ma nonostante ciò continuiamo ad andare avanti, e nessuno riesce a spiegarsi il perché. Allen ha rubato per sua stessa ammissione da grandi registi come Bergman, Fellini e Bunuel, ma ha anche, a sua volta, influenzato generazioni di artisti grazie alle sue invenzioni stilistiche e trovate audaci. Il ciclo dedicatogli comincerà con la proiezione di Amore e guerra, geniale parodia degli archetipi della letteratura russa dell’ottocento e continuerà con Io e Annie, a detta di molti il suo capolavoro e Manhattan in cui il regista newyorkese raggiunge le vette assolute della sua perfezione stilistica, per poi finire con Basta che funzioni, una delle migliori prove degli ultimi 15 anni, un film cinico, sarcastico e umoristico con un Larry David perfetto. Vi aspettiamo.

Il film di stasera: Amore e guerra (1975)

Il film di stasera: Amore e guerra (1975)
Il film di stasera: Amore e guerra (1975)

Amore e guerra è il sesto film da regista di Woody Allen e forse quello che sancisce la fine del primo periodo Alleniano, quello puramente comico. L’opera è ambientata in Russia all’epoca delle guerre Napoleoniche proprio come Guerra e pace di Tolstoj, il film infatti tradisce l’intima conoscenza del regista della grande letteratura Russa, ma non solo, perché le geniali gag che vedono protagonista il codardo Boris (interpretato da Allen), ricordano in modo del tutto parodistico ovviamente, scene dei film di Bergman o Ejzenstein. Un film spassosamente introspettivo potremmo definirlo, una commedia non priva di una certa caustica satira che vede, al fianco di Allen, una Diane Keaton in stato di grazia, una perfetta spalla per i dialoghi filosofici e le riflessioni esistenziali scritti da Allen e interamente ispirati da Spinoza e San Tommaso.

 

Articolo a cura di Luigi Fiorillo ed Antonio Di Vilio

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Il Club 33 Giri sbarca a Salerno

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Al Museo Diocesano “San Matteo”  di Salerno la prima ‘Invasione Digitale‘ della sua storia e noi del Club 33 Giri saremo social media partner dell’evento. Seguono tutti i dettagli dell’evento:

 

DOMENICA 4 MAGGIO 2014,  dalle ore ore 17.30 alle ore 19:30

Largo Plebiscito, 12 84100 Salerno

INGRESSO GRATUITO

 

COSA E’ INVASIONI DIGITALI

Leggi qui: www.invasionidigitali.it

 

ORGANIZZATORI di questa invasione

L’Associazione ArteXa in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed antropologici di Salerno e Avellino e la Direzione del Museo con la partecipazione dell’associazione “Il Centro Storico” e la social media partnership dell’associazione culturale Club 33 Giri.

COME PARTECIPARE:

Raggiungerci al museo armati di smartphone, tablet, macchine fotografiche

Condividi sui social hashtag ufficiali: #invasionidigitali #MuDiSa

COSA SI FARA’

Dalle ore 17:30 alle ore 19.30 sarà possibile esplorare, curiosare, scattare foto del museo e pubblicarle con gli hashtag #invasionidigitali #MuDiSA. Durante il pomeriggio, grazie alla visita guidata, tenuta dalla dott.ssa Emilia Alfinito, Funzionario Responsabile del Museo per la Soprintendenza, si viaggerà dal Medioevo al Seicento partendo dall’esclusivo ciclo eburneo degli Avori Salernitani, il Crocifisso di Pietro Barliario, alle opere rinascimentali di Andrea Sabatini e Cesare Da Sesto, fino alla sala del Seicento con le opere di Beinaschi, Solimena, Guarino e Stanzione. In questa giornata, inserita all’interno della manifestazione Invasioni Digitali, il Museo vuole diventare un “open space”, dove tutti possano sentire come “proprie” le collezioni custodite all’interno di esso, sentirsi custodi del patrimonio della propria città a volte poco conosciuto e avere voglia di comunicarlo agli altri in maniera del tutto personale, attraverso l’uso dei social media! Inoltre per i bambini ci sarà una sorpresa e un dolce assaggio, offerto dalla pasticceria “Sorgente del dolce”. ArteXa si occuperà di accogliere, indirizzare e accompagnare i visitatori in questa invasione digitale pacifica, grazie anche  alla nostra social media partnership, collaborazione nata col fine di mettere in comunicazione le diverse realtà del nostro territorio in modo tale da ampliare e migliorare l’accesso al patrimonio culturale. Partecipare è semplice, basta avere un account Facebook e/o Twitter, seguire gli hashtag #invasionidigitali #MuDiSA e utilizzando gli stessi scrivere un pensiero e/o scattare una foto.

 

Per maggiori info:

Evento Facebook: http://on.fb.me/1pYpmh6

Pagina Ufficiale Facebook ‘Museo Diocesano San Matteo Salerno: http://on.fb.me/1lIPSqE

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